Servizio Chiavi in mano

Vuoi rimodernare il bagno, la sala, l’ingresso o un piccolo spazio?

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Non ti devi più preoccupare di chiamare ed inseguire: muratore, idraulico, elettricista, falegname, imbianchino, serramentista o …

 

Pensiamo noi a tutto: dalla tinteggiatura, al bagno, al giardino, … all’intera abitazione.

 

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Dal progetto alla consegna

con certezza dei costi

e

dei tempi di realizzazione

 

 

 

EEE+ Personal Architect:  chiavi in mano

Ufficio e showroom: Ristrutturare o Costruire

Una delle domande spesso poste è:

E’ preferibile ristrutturare o costruire ex novo l’area uffici?

Ristrutturare significa sospendere l’attività per giorni?

La risposta non è mai semplice e va “confezionata” sulla realtà che si sta esaminando. Bisogna, però, dire che nella maggior parte dei casi la ristrutturazione è la risposta corretta e il costruire ex novo non è sempre sinonimo di efficienza.
Una ristrutturazione di un edificio con l’obiettivo di creare benessere abitativo, abbattere le spese energetiche e di manutenzione non può prescindere da un’analisi approfondita e completa. Quest’analisi non è mai a costo zero, impegna risorse e tempo e lo scopo non solo è mettere a nudo la struttura evidenziando i punti deboli e i punti chiave ma soprattutto un’analisi economica dei benefici degli interventi. Inoltre, nella nostra ottica, consente di creare una corretta pianificazione della sequenza degli interventi e delle tempistiche al fine di consentire il minor impatto sull’utenza e sull’attività lavoro.
Senza un’attività di questo tipo si procede per sequenza che alle volte non sono logiche dal punto di vista degli interventi e che rischiano di avere un impatto sull’utenza, sui lavoratori e più di ogni altra cosa non centrare l’obiettivo del risultato. Con una ristrutturazione programmata, anche con un sequenza che può durare più di un anno, si può raggiungere un risultato migliore del 50% rispetto ad interventi non pianificati questa affermazione è supportata anche da studi dell’istituto indipendente americano “Rocky Mountain”.
La costruzione del nuovo, rispetto al passato, è sinonimo di maggior efficienza ma una costruzione che non tiene come obiettivo l’uso degli spazi ma li definisce solo per blocchi senza esaminare il flusso di lavoro e delle funzioni dei lavoratori che occuperanno tali spazi difficilmente raggiungerà l’efficienza energetica, manutentiva, il benessere lavorativo e di accoglienza dei clienti desiderati.

Strategia per un edificio sostenibile

Le migliori strategie verdi raggiungono obiettivi multipli con un’unica soluzione. Quanto prima si decide di costruire verde quanto prima si potranno massimizzare le sinergie della progettazione e delle prestazioni di comfort e energetiche a lungo tempo.
L’orientamento e la forma dell’edificio può minimizzare o massimizzare il guadagno di calore solare, in base alle proprie esigenze di riscaldamento e raffreddamento.
Progettare la forma idonea di un edificio comporta non solo una corretta suddivisione degli spazi interni ma anche l’ottimizzazione dell’apporto della luce naturale per ridurre i costi di illuminazione prestando, però, attenzione a ridurre al minimo eventuali aumenti del carico di raffreddamento che possono derivare da luce naturale.
Il progetto deve inoltre unire alle prestazioni di efficienza di isolamento, (vetri doppi, cappotto, giunti,…),  la metodologia impiantistica di riscaldamento, raffrescamento e autoproduzione energetica verde.
Se poi il progetto include anche un’area esterna l’inserimento di una vegetazione adeguata può favorire non solo l’aspetto visivo ma anche l’aspetto di prestazione energetica della casa assorbendo il calore estivo contribuendo, così, ad aumentare il comfort degli occupanti e nel contempo abbassare i costi di raffrescamento  mentre in inverno lasciando passare i raggi solari contribuisce all’apporto di calore nell’edificio. Nel caso in cui non si possa agire con al vegetazione si potrebbe prendere in considerazione la realizzazione di tetti verdi.
In pratica la tecnologia è in continua evoluzione, le soluzioni non sono standard e per ottenere il miglior risultato devono essere personalizzate abbinando ai calcoli teorici l’esperienza sul campo. Dal punto di vista economico decidere di costruire in modo sostenibili già nella fase iniziale può comportare un risparmio immediato e a lungo termine garantendo un impatto economico trascurabile ai costi di realizzazione.
Miranda

Bio archiettura e tecnologia possono andare a braccetto

All’inizio gli esseri umani primitivi erano immersi nella natura ed erano direttamente dipendenti da essa per il cibo, l’acqua e i ripari, in breve, la sopravvivenza di base. Da allora, nel corso dei millenni abbiamo sviluppato metodi più convenienti e comodi per ottenere questa base ma ci siamo evoluti mantenendo una dipendenza psicologica dal mondo naturale, un’affinità che ciclicamente si ripresenta. E’ difatti dimostrano che i benefici attribuibili al trascorrere parte del tempo in mezzo alla natura sono benefici sia fisici che mentali, si usa dire “mi rilasso” o “mi ricarico”.
Una progettazione può tranquillamente abbinare design e natura come ad esempio includere soluzioni che abbinino luce e ventilazione naturale, forme organiche e materiali naturali con impianti di illuminazione, di raffrescamento, di riscaldamento e audio visivi.

Queste caratteristiche che sembrano impossibili in realtà sono strettamente legate alle idee familiari di risparmio energetico e di materiali rinnovabili. Un tetto con una copertura con vegetazione, per esempio, che limita l’accumulo di calore ambiente e riduce il deflusso delle acque piovane, può anche fornire un giardino urbano e un punto di vista sulla natura. La ventilazione naturale manuale o controllata elettronicamente è in grado di ridurre i carichi di raffreddamento e può essere abbinata a impianti di aria condizionata, fornendo allo stesso tempo aria fresca.
Un esempio di ventilazione naturale controllata è l’edificio Technium nel nel Pembrokeshire (Galles UK) dove l’apporto del raffrescamento è garantito da un sistema di controllo dell’apertura delle finestre opportuna-mente posizionate e controllate. Questo abbatte di oltre il 30% i consumi del sistema abbinato per il riscaldamento e raffrescamento garantendo una ventilazione naturale che elimina la sensazione di pesantezza presente in alcuni edifici con aria condizionata.

I vetri oscurati o sistemi di oscuramento esterno lasciano passare calore e luce evitando il surriscaldamento o l’abbagliamento, mentre agli spazi interni gli conferiscono i cambiamenti della quantità della luce e di conseguenza dei colori tipici del giorno e notte. Le pareti termiche combinate con i vetri che filtrano selettivamente il calore e la luce per le case passive sono in grado di permettere la visione dell’esterno contendo le dispersioni termiche.
Riportando due esempi si può notare nel primo l’utilizzo di pannelli fotovoltaici trasparenti il cui elemento oscurante è sostanzialmente la piastra di silicio captante l’energia solare abbinato a vetrate trasparenti con sistema di oscuramento esterno mentre nel secondo caso le ampie vetrate abbinate con vetri termici riflettenti a infrarosso lungo e muri passivi sono abbinati a presenza esterna con piante a foglia caduca. In entrambi casi l’obiettivo che si è raggiunto è il limitare in modo natura dell’eccesso di caldo estivo e favorendo, nel contempo, l’apporto solare invernale.

Anche l’ambiente interno deve appagare il residente o il visitatore riservando spazi alla presenza di piante o giocando con i colori della terra e della natura per pareti o elementi di arredo. La presenza di piante se ben progettata può servire sia a dare contrapposizioni di colori o effetti di design con strutture di supporto studiate all’uopo che aiutare a purificare l’ambiente dagli inquinanti che entrano dall’esterno che internamente ci generiamo con i prodotti per la pulizia o dal fumo. L’apporto tecnologico che in questo caso ci aiuta è impianto di irrigazione che consente anche a chi non ha il pollice verde o particolare dimestichezza con le innaffiature a mantenere il verde nelle condizioni ottimali e la tecnologia naturale della pianta nella purificazione dell’aria.
Le sensazione che nascono da ambienti con questa tipologia di attenzione possono essere equiparatati alla sensazione degli esseri umani primitivi che ai margini del bosco si sentivano al riparo mentre vedendo in lontananza potevano controllare i pericoli o le prede. Quello che una volta era una questione di sopravvivenza, prospettiva e rifugio ora viene percepita come una sensazione di comfort e sicurezza. Se tale sensazione è assente, come negli edifici chiusi o senza vista verso elementi naturali, si possono avere sensazioni di ansia.
I benefici documentati e in fase di catalogazione dai ricercatori del Rocky Mountain Institute (Colorado USA) di questa progettazione sono un migliore apprendimento da parte degli studenti, una maggiore produttività dei lavoratori oppure una più veloce la guarigione dei pazienti piuttosto che un generale senso di benessere di chi risiede.
“I progettisti hanno bisogno di tempo maggiore per capire le volontà dei committenti, analizzare il luogo e necessariamente devono lavorare di più per massimizzare l’efficienza energetica e abbinare il design con il concetto di “Biophilia” ma il risultato finale di vivibilità, comfort e quella sensazione di casa e di stare bene è senza uguali” afferma l’architetto M. Bocca dello studio Archienatura.
Tutto questo che può sembrare qualcosa di futuristico o di novità assoluta al mercato è invece un concetto presente da 30 anni denominato “Biophilia” nel 1980 da E. O. Wilson, professore emerito dell’università di Harvard negli Stati Uniti d’America.
Questi abbinamenti devono diventare patrimonio comune dalla progettazione della singola abitazione di un condominio o di chi si occupa di urbanizzazione al fine di evitare gli scempi degli anni passati e creare delle città non solo a misura d’uomo ma in armonia con la natura.